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Sullo sfondo, le rovine di un castello. In primo piano, delle persone in bici

“Le vacanze non posso essere noiose. E’ per questo che ho scelto la Polonia, in particolare l’Itinerario dei Nidi d’Aquila. Qui ho scoperto degli antichi castelli davvero incredibili, pittoresche rovine circondate da bellissimi paesaggi, immersi nei boschi. Non c’è modo di annoiarsi! Biciclette, passeggiate, gite a cavallo – ho scoperto con piacere la bella natura e le leggende di quei luoghi. HO apprezzato soprattutto le rocce calcaree, luoghi ideali sia per principianti, sia per professionisti dell’arrampicata!”

L'Itinerario dei Nidi d'Aquila, lungo circa 164 km abbraccia Il territorio compreso tra Cracovia e Czestochowa, conosciuto come Altopiano Krakowsko- Czestochowskie.

E’ una delle zone più belle della Polonia, interessante da percorrere a piedi o in mountain bike passando attraverso due regioni: la Slesia e la Malopolska.

 Culla della cultura polacca, è uno dei luoghi con più monumenti storici nel Paese, tra colline ricoperte di boschi,  grotte e pittoreschi altipiani di origine calcarea, manifestazione dell’armonia tra l’uomo e la natura. In passato sorsero qui i primi insediamenti umani. All’inizio del secondo millennio vennero costruite le prime mura difensive per preservare le vie commerciali dei Piast. Nel XIV secolo durante il regno di Casimiro il Grande, al posto delle fortificazioni in legno sorsero numerosi castelli: Ojcow, Olsztyn, Lelow, Bobolice e Mirow, per proteggere Cracovia, capitale di allora, e i confini dello stato. Il sistema difensivo dei castelli fu completato con delle torri di guardia, monasteri e chiese, con le residenze fortificate delle famiglie nobili, presenti a Ogrodzieniec, Smolen, Bydlina, Pilica, Morsko, Udorz, Rabsztyn, Pieskowa Skala, Korzkiwe, Lipowiec e Rudno.

Questi castelli furono edificati principalmente sulla cima delle colline di origine calcarea, per limitarne ulteriormente l’accessibilità: da qui il nome di Nidi d’Aquila (Orle Gniazda).
Purtroppo rimangono soltanto le rovine della  maggior parte di questi magnifici edifici, distrutti durante la Guerra Svedese e durante i periodi di spartizione della Polonia. Attualmente sono stati ricostruiti i castelli di Bobolice e Korzkiew.
Sono luoghi da non perdere sia per la bellezza naturalistica che per la ricchezza monumentale. Il viaggio attraverso l’Itinerario dei Nidi d’Aquila parte da Czestochowa, famosa meta di pellegrinaggio, dove è custodito il dipinto miracoloso della Madonna Nera.

Procedendo in direzione di Kielce, la strada conduce direttamente alla Piazza del Mercato, considerata un tempo centro artistico. Avvicinandosi alla città sono da subito visibili sulla collina le rovine del castello che caratterizzano il paesaggio per molti km. Commissionato da Casimiro il Grande a difesa del confine ovest dell’allora Regno di Polonia, fu utilizzato anche come carcere reale. Secondo la leggenda le rovine del castello sono ancora abitate dal fantasma del Voivoda di Poznan Maciej Borkowic, condannato a morire tra le mura per cospirazione ai danni del Re.

Spostandosi da questa zona in direzione sud-est, passando per Janow e Zloty Potok, giungiamo alla Riserva di Ostreznik, dove all’interno di una fitta boscaglia si trova una grotta di 90 m.
Sono ancora visibili le rovine del castello medievale del quale si hanno poche notizie: dalle ricerche è emerso che fosse abitato da una banda di ladri o fungesse da prigione per gli oppositori politici del Re.

Da Ostreznik proseguiamo per Suliszowice dove, sulla cima della collina, sono visibili le rovine dell’antica roccaforte, costruita probabilmente alla fine del XIV secolo, ed accessibile soltanto attraverso delle scale. Nelle vicinanze rimangono i resti della torre difensiva e dell’edificio utilizzato per le truppe.

Ritornando verso Ostreznik, passando per il villaggio di Czatachowa, ci dirigiamo a Przewodziszowice, un enorme ammasso roccioso sul quale giace, come se facesse parte di esso, l’antico muro della torre difensiva, accessibile soltanto attraverso una lunga scala.  La datazione del castello è incerta, sembra risalire agli anni tra il 1370 e il 1391, eretta per volere del Duca Wladyslaw Opolczyk.
Residenza del cavaliere Mikolaj Kornicz, usato come base per le sue scorrerie, oggi fa parte della cittadina di Zarki.

Nelle vicinanze, sulla strada che conduce a Niegowa, si trova Lutowiec, un antico villaggio risalente al 1424.I resti di questa fortificazione risalgono al periodo a cavallo tra il XIII e il XIV secolo: questo è uno dei punti migliori per apprezzare lo splendido panorama con i castelli di Mirow e Bobolice.

Distante dalla strada principale si trova il villaggio di Bobolice, caratterizzato dal castello medievale eretto sulla collina rocciosa, risalente alla seconda metà del XIV secolo, ai tempi del re Casimiro il Grande.
La struttura sostituì probabilmente una costruzione antecedente in legno. La ricostruzione è iniziata nel 2001 ed alcune zone del castello sono accessibili ai turisti.

Dall’alto del castello di Bobolice è già visibile la caratteristica torre circolare della cittadina di Mirow, situata a 2 km di distanza,  edificata contemporaneamente a quella della vicina Bobolice.
Il Castello di Mirow, attualmente in fase di restauro, è un buon esempio di costruzione in cui mura e roccia calcarea si fondono.
A sud ovest, nei pressi della cittadina di Morko si trovano le rovine del castello di Bakowiec, eretto su una collina ricca di vegetazione.

Già visibili da lontano sono le rovine del castello di Ogrodzieniec  che si trova sulla parte più alta dell’altopiano dello Jura e fu edificato nel XIV secolo. Imponente nella sua antica struttura, accessibile ai turisti, funge da sfondo ai tornei cavallereschi che vengono organizzati in questa zona.

Poco distante da Ogrodzieniec si trova la Montagna Birow (Gora Birow) dove sono state ricostruite le antiche mura in legno di un villaggio del secolo scorso.

Procedendo sulla strada principale si giunge a Pilica con un’interessante Piazza del Mercato, da dove, imboccando una delle strade che dipartono dal Rynek si giunge al parco del castello che risale al 1602, anno di inizio dei lavori di costruzione.

Continuando a seguire questo interessante itinerario, sono ancora numerosi i resti di  antichi castelli  e torri difensive che segnano in maniera pittoresca e affascinante le tappe di questo viaggio - il castello di Smolen, la torre di Ryczow, le rovine di Bydlin, costruzione nata per difendere il confine della Slesia, il castello di Rabsztyn – fino a giungere al castello di Pieskowa Skala, situato su un ammasso roccioso all’interno del Parco Nazionale di Ojcow, edificato ai tempi di Casimiro il Grande, divenuto nel corso dei secoli residenza aristocratica, ricostruito dopo la II Guerra Mondiale.

Poco distante si trova il castello di Ojcow, particolare per la forma della sua torre principale,  edificato sulla strada commerciale Cracovia – Wroclaw per controllare il passaggio delle merci.

In questa zona, ricca di grotte affascinanti si trova anche il castello di Korzkiew, già citato in un antico documento del 1352, appartenuto a diverse famiglie ed usato in passato come residenza di caccia.
Dal 1990 di proprietà privata, accoglie un hotel e una sala conferenze.

Prima  di giungere a Cracovia alla fine dell’Itinerario dei Nidi d’Aquila, Il castello di Lipowiec a Wygielcow attrae per l’imponenza. Divenne proprietà vescovile e durante il XVIII secolo fu usato come prigione per i religiosi che non si attenevano al loro dovere. Dalla torre principale il panorama è splendido.

 

Per maggiori informazioni: www.jura.info.pl 

Segnaliamo anche due siti specifici sull'Itinerario solo in lingua polacca con foto e passeggiate virtuali: http://orlegniazda.pl/pl/  www.szlakiemorlichgniazd.pl 

 

Sullo sfondo, le rovine di un castello. In primo piano, delle persone in bici

 

 

 

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