Breslavia
Breslavia
Capoluogo della regione Bassa Slesia vanta una storia secolare che si riflette nella ricchezza dei suoi numerosi monumenti. È il principale centro culturale, economico, accademico e turistico della Polonia sud-occidentale, una città vivace e ricca di attrazioni capace di affascinare ogni visitatore.
Da oltre mille anni la città si specchia nelle acque dell’Oder. Segnata dalle dominazioni ceca, tedesca e polacca. Oggi è una città vivace e cosmopolita, un vero cuore europeo dove storia e modernità convivono tra ponti pittoreschi, palazzi colorati e stradine brulicanti di vita. Breslavia sorprende e conquista passo dopo passo.
La città dei ponti
Sull’Oder i battelli scorrono lenti, passando sotto una fitta rete di oltre cento ponti e passerelle che uniscono le sponde del capoluogo della Bassa Slesia. Poche altre città in Europa possono vantare un simile intreccio. Il Ponte Tumski è ricoperto di lucchetti dell’amore eterno, come un romantico libro di storie incise nel metallo. A 45 metri dal suolo si trova il “Ponte delle Streghe”, sospeso tra le torri gotiche della cattedrale di Santa Maria Maddalena. Il Ponte Grunwaldzki, invece, è il grande simbolo di Breslavia: da più di un secolo domina il paesaggio con la sua struttura d’avanguardia, splendida di giorno e ancora più affascinante di notte, quando le luci lo trasformano in uno spettacolo sospeso sull’acqua.
Tesori del passato
Nata nel X secolo sull’Isola della Cattedrale (Ostrów Tumski), la prima fortificazione diede origine alla città. Tra i monumenti più preziosi si trovano la gotica Cattedrale di San Giovanni Battista, la collegiata in mattoni a due piani della Santa Croce e di San Bartolomeo, e il Museo Arcidiocesano, che custodisce il Libro di Henryków (XIII–XIV secolo) con la prima frase mai scritta in lingua polacca, inserito nella Lista della Memoria del Mondo UNESCO.
La piazza del mercato della Città Vecchia, una delle più grandi del continente, unisce armoniosamente case rinascimentali e manieriste originali con ricostruzioni postbelliche. Di giorno e di notte vibra di musica di artisti di strada e invita con le insegne dei suoi locali. Nel palazzo barocco Pod Złotym Słońcem ha sede il Museo di Pan Tadeusz, che espone il manoscritto del celebre poema di Mickiewicz, la sera, dietro le tende al primo piano, si intravedono sagome di dame e gentiluomini in abiti romantici, come se il tempo non fosse mai passato. Il tardo gotico Vecchio Municipio, oggi sede del Museo dell’Arte Borghese, è esso stesso uno dei principali “pezzi” della collezione.
Un luogo speciale è il Quartiere delle Quattro Confessioni, dove convivono una cattedrale ortodossa, due chiese cristiane – cattolica e luterana – e una sinagoga. Questo incantevole quartiere è simbolo di dialogo religioso, ma anche un vivace centro di vita notturna.
La Sala del Centenario in cemento armato, teatro delle prime indagini del celebre ispettore Eberhard Mock nei romanzi di Marek Krajewski, è Patrimonio Mondiale UNESCO. La sua cupola di 28 metri è sormontata da una lanterna in acciaio e vetro. Davanti, la fontana più grande di Polonia – e tra le più grandi d’Europa – spruzza acqua da 300 getti, “sputa” fuoco da tre punti e, con ben 800 punti luce, regala spettacolari coreografie.
Tra i simboli più amati spicca anche la Panorama di Racławice, un dipinto monumentale di 114 metri di lunghezza e 15 di altezza, che raffigura la battaglia del 1794 tra polacchi e russi. Realizzato da un gruppo di artisti guidati da Wojciech Kossak e Jan Styka, è esposto in una rotonda costruita appositamente, dove scenografie e luci danno vita alla scena storica.
Imperdibile anche la mostra “1000 anni di Breslavia” al Museo Storico, ospitata nel Palazzo Reale con i suoi giardini barocchi. Nell’Università di Breslavia si trovano la splendida Aula Leopoldina, gioiello del barocco slesiano, e la Torre Matematica con il suo osservatorio astronomico e strumenti preziosi, tra cui un globo celeste di 500 anni.
A contatto con la natura
Dal centro, piccole imbarcazioni portano fino allo Zoo di Breslavia, il più antico e ricco per numero di specie in Polonia. L’Afrykarium, con vasche da 15 milioni di litri, ospita 260 specie di pesci provenienti da tutto il mondo, tra cui mante e squali, mentre nella sezione delle foreste pluviali echeggiano i canti degli uccelli. Poco distante, il Parco Szczytnicki – il più grande della città – accoglie il Giardino Giapponese, con ponticelli e padiglioni tipici.
Il moderno centro Hydropolis rivela curiosità sorprendenti, come il fatto che la rete idrica cittadina sia lunga quanto la distanza da Breslavia a Madrid, o che entro il 2050 negli oceani ci sarà, in peso, più plastica che pesci. Installazioni interattive, modelli e tecnologie multimediali raccontano l’acqua in tutte le sue forme e significati.
Luoghi, eventi e sapori
Gli itinerari tematici offerti dalla città permettono di scoprire ogni angolo: dai monumenti militari al percorso Sulle tracce di Eberhard Mock, dal Wrocław Film Trail alla mappa della street art. Uno dei più amati è il “Percorso degli gnomi”, dove incontrare figure come Bankuś, Bibliofilo, Chlapibrzuch, Ogorzałka e molti altri.
Breslavia si può ammirare anche dall’acqua, navigando in barca, kayak, pedalò, motoscafo o catamarano, oppure dall’alto, grazie alla funivia urbana Polinka. E per muoversi in città, niente di meglio di una bicicletta a noleggio o di un comodo melex.
Il titolo di Capitale Europea della Cultura 2016 conferma il fermento della vita cittadina. Tra i festival più celebri: il musicale Wratislavia Cantans, il cinematografico New Horizons e il Festival del Giallo. Musei, gallerie, teatri, l’opera e il National Forum of Music, progettato con un’acustica curata da esperti di New York, arricchiscono l’offerta culturale.
Infine, un consiglio goloso: non si può lasciare Breslavia senza aver assaggiato i suoi pierniki (biscotti speziati allo zenzero). In Slesia, la tradizione risale al XIII secolo, rendendoli più antichi di un secolo rispetto a quelli di Toruń. Alla Piernikarnia Wrocławska, vicino alla piazza del mercato, si possono gustare queste delizie o imparare a prepararle in laboratori dedicati.